COSA SIGNIFICA ASCOLTARE 3a PUNTATA La comunicazione per essere efficace richiede soprattutto un ascolto attento, pronto a ricevere tutto ciò …
La Paura del Dubbio: quella vocina interna che…
Quella vocina interna: la paura del dubbio depotenziante che ti blocca. Sono diverse le frasi dovute alla “vocina interna” che …
JOB CRAFTING: dal lavoro che hai al lavoro che vuoi
Il massimo di operatività possibile col JOBCRAFTING: ritrovare la passione e il senso del nostro lavoro in una organizzazione o struttura.
Il rischio di scegliere solo in base a sensazioni a pelle, sull’onda dell’entusiasmo o, peggio ancora, in un momento di sconforto, è di cadere in situazioni ingestibili, non allineate con le aspettative e il danno può essere altissimo, se non irreparabile.
L’ascolto nella comunicazione: disturbi, distorsioni ed errori.
UN E-BOOK OMAGGIO PER TE! E’ evidente che la buona comunicazione dipende da molti fattori, compresa la corretta predisposizione di chi ascolta, il quale, con il suo contributo attivo, diventa parte responsabile per garantire l’efficacia nella comunicazione, privandola dei difetti propri causati dai filtri e interferenze.
Change Management e Comunicazione: alcuni dati e riflessioni
Di tutti i clienti quello di cui in azienda ci si dimentica troppo spesso è il cliente interno: i collaboratori! “La prima difficoltà nelle aziende è la comunicazione interna”
Enneagramma Neurosemantico: Business e Talenti
In azienda, più cresce un dipendente, più di conseguenza cresce il team. E più un imprenditore investe nel proprio staff, più di conseguenza cresce il successo della sua azienda. Con l’Enneagramma Neurosemantico, osservi te stesso e gli altri avendo precise indicazioni su come trasformare, rimodulare, indirizzare gli sforzi, affinché i tuoi team diventino più produttivi e reattivi. Scopri i tuoi talenti agiti e quelli potenziali che costituiscono il delta di miglioramento personale e dell’intera organizzazione!
Violenza sulle donne: una realtà in crescita
La violenza sulle donne è un problema reale, riguarda tutti. Quello che mi sento di dire è che chi sa e resta in silenzio è complice: il primo dovere di ognuno è denunciare chi è vittima di abuso. Chi non trova la forza necessaria, chi sa e tace, è carnefice tanto quanto il reo.
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