LIBERO PENSIERO GIORDANO BRUNO

LIBERO PENSIERO: le sensazioni di una praticante in Ipnosi

UNA NUOVA PRATICANTE DI IPNOSI DOPO ALCUNE ORE DI CORSO CI CONDIVIDE I SUOI PENSIERI

LIBERO PENSIERO: PICCOLO SPAZIO DI CONDIVISIONE DI UNA PRATICANTE IPNOTISTA

Ospitiamo Caterina nel suo condividere spontaneamente dopo aver incontrato da poco l’ipnosi, alcuni pensieri sul “LIBERO PENSIERO” che fanno riflettere.

Oggi parleremo di un fenomeno: l’ipnosi e il “libero pensiero”.

Porteremo l’attenzione sul pensiero che la gente ha dell’ipnotista e della pratica ipnotica. (Leggi alcune delle domande che pongono in ogni corso alla Real Coaching e Ipnosi QUI.)

Molti pensano di essere liberi e di non essere influenzati dall’ esterno, si ha la paura di perdere il controllo della propria esistenza, di non avere la capacità di indirizzare i propri gesti o pensieri in maniera libera e personale.

Dal punto di vista egoico, siamo insofferenti a pensare la non originalità della nostra esperienza terrena.

Ognuno di noi cerca di poter esprimere sé stesso in maniera personale sempre rimanendo in codici che lo ricollegano comodamente alla società circostante.

Erroneamente pensiamo di aver scelto il nostro lavoro, le parole che usiamo, il nostro vestiario, il nostro cibo e tutto quello che ci capita di affrontare dopo aver preso una decisione di qualsiasi natura.

Ma sarà veramente così?

Da un certo punto di vista siamo dei piccoli contenitori ambulanti dove finisce di tutto. Ma noi non ce ne rendiamo veramente conto.

Per esempio, il Marketing, ci porta a scegliere di acquistare un prodotto invece che un altro. Fa leva su di noi:” i colori dei packaging, (contenitori dei prodotti che acquistiamo), i colori dei loghi delle aziende che producono servizi e beni di vario genere, che hanno un impatto psicologico su di noi e la nostra sensibilità cromatica e delle forme.

Inoltre, siamo spinti all’acquisto, cromo psicologico, attraverso astrazioni potenti che ci accomunano tutti: “desiderio d’amore, paura di non avere abbastanza tempo, paura di ammalarci, paura della morte e mancanza di soldi”.1

Insomma, in questa colossale regia, niente succede per caso, tutto è fedelmente creato per essere e perdurare e far sì di essere convinti nella libertà delle nostre scelte e risorse.

Sembra di stare dentro il film Truman Show con l’interferenza di Morfeo (personaggio del film Matrix) che ad un certo punto, ti offre la possibilità di prendere la pillola rossa o blu.

Un giorno mi sono avvicinata all’ipnosi, forse perché era mio destino.

Da allora entusiasta di aver scoperto questo modo di scardinare sé stessi, di aggirare la programmazione, mi è capitato di parlarne con le persone dei miei studi e ho scoperto che la maggior parte della gente vive la programmazione giornaliera, ma non vuole assolutamente uscirne. In poche parole non lo sanno, sono ipnotizzati, ma hanno paura dell’ipnosi.

Questo perché l’ipnosi è stata comunicata principalmente a scopo di intrattenimento e spettacolo.

La gente pensa che l’ipnotista è colui che sotto ipnosi contando 1,2 e 3, ti fa diventare la bella addormentata del bosco, e successivamente sei in balia dei suoi loschi affari.

Purtroppo, l’idea inculcata dai talk show ha preso prepotentemente piede e ineffabilmente potente, come il messaggio mediatico, ha indotto le persone a conoscere solo alcuni aspetti dell’induzione ipnotica.

Erroneamente si ha la paura di entrare in uno stato di coscienza, dove si potrebbe perdere il controllo di sé e che non accade in ipnosi: hai sempre la possibilità di svegliarti a tuo piacere

Avendo tale paura, molti ti vogliono dimostrare che puoi essere il miglior ipnotista al mondo, ma a loro non farai nulla, non cadranno mai come pere e non gli farai mai mettere le dita nel naso. Cosa che ad un operatore ipnotista serio non interessano affatto.

Insomma, la programmazione fatta dai media in questi anni, ha annullato la verità di quello che è realmente il fenomeno ipnotico, dell’aiuto che può dare questa pratica.

Lo stato ipnotico se giustamente usato, come ogni mezzo, può creare uno stato di vera presenza di sé e dei propri processi interni inconsci, risolvendo ampiamente situazioni di stress, indecisioni e nella risoluzione di problemi personali.

Mettendoci in contatto con il nostro essere, senza sovrastrutture e orpelli, si riesce ad entrare in uno stato di pulizia mentale, che ti permette, similmente ad uno stato meditativo, di giungere alle più disparate risoluzioni di concetti e preconcetti, così le emozioni, vengono riprocessate, nelle nostre memorie2.

Vengono disintegrati i blocchi e ricodificate le esperienze.

Le persone devono venire a conoscenza che in nessun modo, sotto ipnosi, si possono compiere gesti contrari alla propria naturae che nello stato ipnotico, siamo sempre vigili e consci dei processi mentali che vengono superati per dare modo al soggetto di rielaborare e ritrascrivere il suo equilibrio funzionale, su un’informazione autobloccante, un’altra visione, a favore di una scelta più libera e consapevole di quello che vuole il vero sé.

Se vuoi approfondire queste ed altre tematiche pratiche compila il format di richiesta info.

Caterina Mirasolo
Praticante Ipnotista

IPNOSI

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    RIF: 

    1: Cromorama, di Riccardo Falcinelli edizioni Einaudi Stile libero extra 2017.

    2: Reyher J.: clinical and Experimental Hypnosis: Implications for theory and Methodology, Annals New York Academy of Sciences, pp. 71-84,1977.

    3: Fenomeni Ipnotici e Spiritici di Cesare Lombroso, Collana Mysteria, p. 32 “Era già noto che parecchie volte gli ipnotizzati possono ribellarsi ad una suggestione che sia in perfetto antagonismo col proprio carattere”.