PNL Q.I.E.: Ristrutturazione Comportamentale in 6 Fasi

Come modificare i comportamenti indesiderati e godersi il viaggio verso i nostri desideri 

Buongiorno a tutti cari amici lettori, come state? E’ un piacere ritrovarsi.

Vi è piaciuto il mio primo articolo di questa serie sulla PNL “Come superare i propri limiti e migliorare con la PNL Q.I.E.”? Se non lo avete ancora letto lo trovate QUI.

Ora, venite in Aula assieme a me, che comincia l’avventura del nostro miglioramento con questa prima pratica della “Ristrutturazione Comportamentale in Sei Fasi”, tipica della PNL QIE e dell’Ipnosi.

Come primo passo di questa esperienza, il viaggio verso Milano fino alla stazione Garibaldi, un’ora di treno, per poi prendere la metro e scendere alla stazione Centrale, dove a pochi passi troveremo l’aula e tutti gli iscritti al Corso, che ancora non abbiamo il piacere di conoscere.

In questo primo frangente di giornata, già prima di cominciare la lezione e conoscere “La Ristrutturazione in Sei Fasi”, ci viene spiegato come l’argomento che tratteremo in aula sia pratico ed immediatamente utilizzabile, ed è stato così, per modificare comportamenti che possiamo trovare in ognuno di noi.

Vi spiegherò fra poco di cosa si tratta. Ora seguitemi, siamo arrivati e entriamo in aula con il Trainer Alfredo Maria Molgora e la sua collega Renée Sposato, co-founder della scuola Re.AL Coaching | Open Mind Solutions.

Dal portone di ingresso, dopo le presentazioni, ci accomodiamo in aula.

Si comincia con un’infarinatura generale sul cosa sia la Pnl, per fare in modo che tutti si parta da una stessa comprensione del metodo comunicativo, poiché siamo in un week end già avanzato. La tecnica che vi vado ad illustrare è la “Ristrutturazione del comportamento in 6 fasi”.

Avete mai avuto quella sensazione fastidiosa di essere sempre allo stesso punto in una situazione, in un progetto, in quello che vorreste sviluppare o migliorare, generata da una frase come questa per la testa: “Vorrei fare diversamente… so anche come, ma non ci riesco”? Oppure di avere dei loop comportamentali che non sono funzionali al vostro obiettivo?

Bene, questa tecnica fa per te perché permette di acquisire nuovi comportamenti opzionali più ecologici. Andiamo ad applicare meglio la ristrutturazione su noi stessi per poter così superare i limiti e migliorarci.

Se avete risposto sì, vuol dire che una parte in voi vi porta contro il vostro volere ad avere comportamenti indesiderati: dal fumare al rispondere male a qualcuno, dal mangiare compulsivamente al non studiare. Quindi si può dire che una parte di noi, che si nasconde così bene da non essere immediatamente riconoscibile, non ci permette di avere quei comportamenti che servono per poter raggiungere i nostri desideri, e non vuole modificare le nostre abitudini lasciandoci in un loop comportamentale che è quello che non ci dà i risultati voluti.

Ma perché lo fa? Perchè ci trattiene proprio lì dove vorremmo che avvenisse il cambiamento?

Presupposto perché tu possa cambiare e far funzionare la tecnica di “Ristrutturazione Comportamentale in 6 fasi” è l’essere consapevole che questa parte di noi agisce comunque con una ”sua intenzione positiva”: potrebbe non volerci far correre rischi, proteggerci,  potrebbe proprio avere un gran che di ragioni valide per esistere e che non abbiamo ancora compreso. Noi accogliamola e integriamo tutto ciò che riconosciamo in noi fatto a fin di bene, anche se non nel modo desiderato, e comprendiamo che ha un motivo valido per tenerci lontano da comportamenti, azioni più performanti e positive per il raggiungimento del risultato desiderato.

Ma questo comportamento che non ci porta verso quello che vogliamo, può essere modificato?

Sì, ed ecco come fare con la tecnica delle 6 fasi di ristrutturazione. Puoi provare a farlo da solo, ma certamente è consigliata l’applicazione con un operatore qualificato di PNL QIE o di Ipnosi.

  1. Identificare la parte problematica come parte interna autonoma e decisionale del comportamento: potrebbe essere un’abitudine, un sentimento cronico, qualsiasi cosa, da un comportamento esterno indesiderato a un disturbo dell’umore. Ancorarla.
  2. Stabilire un canale di comunicazione con quella parte, come se fosse lei a parlare ed agire. Ricordarsi sempre che qualsiasi reazione può essere considerata un messaggio comunicativo.
  3. Identificata la parte che “comanda il comportamento”, chiederle (dissociazione) quale è il suo fine positivo ultimo, per quanto possa sembrare arduo da trovare. Ancorare il proposito. Come accennato prima, è necessario dare per scontata un’intenzione positiva dietro qualunque comportamento, al di là di quanto logico possa sembrare. Supporre l’esistenza di qualsiasi altra intenzione che non sia positiva, significa creare un’altra intenzione.
  4. Recuperare un cluster per la “creatività opzionale” e ancorarlo.
  5. Creare in libera associazione almeno tre/cinque modi di “comportamenti opzionali” per soddisfare l’intento positivo in accordo con l’intento positivo del “proprio sé”. Potete associare le ancore stabilite nelle fasi 3 e 4.
  6. Scegliere un comportamento di prova per un periodo di tre settimane ed eventualmente modificabile (ciò tranquillizza ed evita irrigidimenti mentali). Fare in modo che la parte originaria “si assuma la responsabilità” di rendere effettivi i nuovi comportamenti. Chiedere se c’è qualche parte che si oppone. Ciò assicura che questi siano associati e ancorati allo stimolo o alla rappresentazione che si manifesta all’inizio del comportamento indesiderato.
  7. Verificare congruenza ed ecologia della soluzione scelta. Se ci sono parti non in accordo con il comportamento scelto (fase 6), tornare alla fase 2 e ricominciare.

Ora ti dico che, durante ogni allenamento, utilizzo questo schema, anche in modo colloquiale, sia con grandi che con piccoli perché aiuta a non prendere niente in maniera negativa e a trasformare positivamente ogni comportamento che non raggiunge uno scopo idoneo all’allenamento, in maniera immediata…

Ognuno di noi ha qualcosa che desidera migliorare, giusto?

Ciò che importa è decidere di volerlo fare e per questo condividerò con voi tanti altri esercizi per migliorarci costantemente in ambiti diversi.

A presto

Costantino M.
Contributor at Re.AL Coaching Open Mind Solutions

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