Italia formazione e professioni: siamo indietro!

Italia Formazione e Professioni:
al confronto con realtà più al passo con i tempi.

Ciao, mi chiamo Luisa Nasso, mamma di tre figli, impiegata comunale come Assessorꬱ, professionista e ancora oggi, a 45 anni, studentessa al terzo ed ultimo anno di scienze e tecniche psicologiche. Nel mentre mi sto professionalizzando come Operatore in Tecniche Ipnotiche, alla ReaL Coaching & Ipnosi Academy. Ho conseguito un bachelor in Filosofia, una tesi già scritta dal titolo “Il Talmud, passando dalla Bibbia per arrivare all’Ipnosi” e un Diploma di livello 7 in Biopsicoanalisi conseguito il lingua inglese in Irlanda.
Sono la prima Analista Biocentrica In Italia, regolarmente iscritta all’NCP/ICP (National Council Of Psychotherapists / International Council Of Psychotherapists) che è l’ordine a cui appartengo.

“Accidenti che curriculum studiorum! Ma sei una dottorata/laureata?”

Per lo stato Italiano no!

Eppure con i miei studi se fossi all’Estero, potrei tranquillamente lavorare in una clinica. E non solo! Mi sarebbe permesso di esercitare la professione terapeutica in qualsiasi contesto, in tutto il Mondo. Condividi il Tweet

In Italia non posso ottenere certificazioni terapeutiche e non posso definirmi “dottore”, anche se per ore e insegnamenti appresi tutto ciò che ho studiato ho pagato, e per quantità di ore superiore a molte lauree. E anche se tutto il mio studio e fare mi certificherebbe abilitata ad operare in ambito terapeutico, altrove. ma non in Italia.

Per scelta non seguo la psicoanalisi tradizionale e sto aggiungendo alla mia professione le competenze di un corso che mi permette di divenire Operatore In Tecniche Ipnotiche.

Appartengo a due diverse istituzioni, IICT MEDICINA COMPLEMENTARE/INTERNAZIONALE ed ICP, terapia psicologica.

In attesa che l’ordinamento professionale italiano cambi, adeguandosi a riferimenti più internazionali, Condividi il Tweet e per me più avanzati, io come tanti altri sto pensando di trasferirmi all’estero per avere il riconoscimento di anni di studio e sacrificio…

Perché ho scelto questo iter internazionale invece di studiare in Italia?
Perché sono fermamente convinta che solo il sapere e la conoscenza ci rendono liberi.

Ritengo di avere una eccellente formazione professionale che sto impreziosendo grazie alla ReAl Coaching & Ipnosi Academy.

Quello che sto imparando all’Accademia ReAl Coaching & Ipnosi, posso serenamente affermare di non averlo imparato in anni di professione: è una conoscenza, un plus aggiuntivo che può renderci liberi. Aiuta ad ottenere “la percezione del Sé”, inteso come Modello Organizzativo Interno.

Per quanto mai citato, ma agito magicamente con altre tecniche e saperi, posso riferirmi per analogia a Bowly. Condividi il Tweet Egli stesso diceva che l’attaccamento, il sapere, con i relativi Modelli Operativi Interni (MOI) ce li portiamo dalla culla fino alla tomba.

Diciamo che come Accademia, la ReAL si avvicina molto allo stile British. In essa c’è quel sapere di teoria, ma fortemente evidence based nella pratica, metodo che ogni ordinamento professionale dovrebbe adottare come punto di riferimento di valutazione dell’operatore.

Se ci pensiamo bene, da un punto di vista pratico le nostre scuole e università non fanno attività extracurriculari e, se vuoi farle, devi pagare.
Alla ReAl Academy, quello che studi lo pratichi.

In Italia, il concetto di College formativo in vista dell’università non esiste.

La scuola in Uk è gratuita, il Ministro  della pubblica istruzione è soltanto un organo di vigilanza perché gli stipendi degli insegnanti sono pagati dalla scuola stessa, che incentiva il proprio personale affinché possa trasmettere “conoscenza” agli allievi.

Le fasi del sistema scolastico inglese sono  tre:

  • Primary Education (Istruzione primaria): fascia di età 4/5 agli 11 anni, l’obbligo scolastico parte a 5 anni.
  • Secondary Education (Istruzione Secondaria): l’istruzione secondaria copre la fascia dagli 11 ai 16 anni, età a cui termina l’obbligo scolastico.
  • Tertiary Education (Istruzione Terziaria): l’istruzione superiore non è obbligatoria, ma una percentuale vicina al 90% del totale degli studenti continua a frequentare la scuola fino ai 18 anni, quando si consegue il diploma, necessario per iscriversi all’università, oppure a corsi professionalizzanti che forniscono lo stesso grado di competenza certificata. E’ una scelta possibile e non vincolante.

Il mio pensiero è che abbiamo bisogno di liberarci di vecchiume, confrontarci con sistemi più agili con gradi di competenza equivalenti Condividi il Tweet

Ringrazio Alfredo e Renée che hanno accolto il mio desiderio di manifestare un punto di vista con una visione più internazionale dell’organizzazione e certificazione professionale di quanto avvenga in Italia. che potrebbe anche essere contestato, ma del tutto accettabile. 

Luisa Nasso
Psicoterapeuta “Biocentric Psychoanalysis®”
Contributor FireFly Social Media Project

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